Gianni Faustini


Abbiamo a che fare con un disegno raffinatissimo, con l’esattezza di un segno, una lezione appresa all’Accademia di Belle Arti di Firenze e poi affinata nel tempo. L’arte della Giovannetti, inoltre, abbiamo visto un catalogo di tre anni fa, si va sempre più semplificando […].

La pittura è ad olio, con continue velature, una armoniosa pazienza che non lascia nulla al caso, dove l’oggetto sorge dal vuoto grazie ad un calcolo minuzioso tanto che l’esito finale, così corporeo ma anche così trasparente, con la luce che nasce dal di dentro della tavola, è come dire di un astratto rarefarsi delle foglie e dei fiori dando luogo ad un’atmosfera che non si saprebbe come altrimenti dire se non fatta di silenzio, per significare come il massimo della figurazione diventi quasi un’astrazione.


Gianni Faustini, in occasione della mostra alla galleria “Buonanno Arte contemporanea” a Mezzolombardo, 2000